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Lunedì 17 novembre - La Parola del Signore

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Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio. (Lc 18,35-43)

La parola di oggi vuole mostrarci dove arriva la cecità umana che, anche se ci diciamo figli di Dio, tante volte non riconosciamo o facciamo finta di non vedere, la presenza di Dio in mezzo a noi, a differenza di chi è ‘cieco’ che, anche se non vede, riconosce la Sua presenza.

Oggi ci dice che, allora come oggi, il Signore passa nella nostra vita e passa, spesso, quando tutto sembra buio e senza più speranza. Ma è certo che occorre chiedersi, come il cieco, cosa sta accadendo perché, solo questo può portarci a riconoscere chi Lui ci sta accanto.
È interessante annotare che il cieco, saputo che è Gesù, non chiede subito il miracolo per riavere la vista, ma comincia a gridare «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». È questa la preghiera più importante del cieco e, solo quando Gesù gli chiede: «Che cosa vuoi che io faccia per te?», egli risponde: «Signore, che io veda di nuovo!».

Questo vuole dire, anche a noi, che la preghiera deve sgorgare dal profondo del cuore e deve essere piena di fede e di desiderio di unirsi a Gesù. Ma tante volte riduciamo l'incontro con Gesù a devozione e, se abbiamo fede, ancora gridiamo nella nostra disperazione, ma non riusciamo a vedere il Signore che si ferma e si avvicina a noi. Ma è proprio il Signore Gesù che passa, anche nella mia e nella tua vita, e prima o dopo, abbiamo o dobbiamo trovare chi ce lo ha indica presente in mezzo a noi perché questa certezza di camminare con Gesù troviamo la sorgente del coraggio di vivere la vita con gioia.
Ed io ho fede in Gesù che è presente? Mi fermo più alle devozioni che a riconoscere la sua azione in me?

Signore, aiutami a riconoscere la Tua presenza vicino a noi perché possa essere sempre sereno e gioioso per trasmettere fiducia e consolazione a chi si sente solo. Amen

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